Allenarsi d’inverno, lo sappiamo, è fondamentale. Nel pieno della stagione, portare al massimo la propria forma può fare la differenza per sè stessi e la squadra. Ma quando piove o nevica? Ecco alcuni consigli per affrontare al meglio la brutta stagione.
L’allenamento a calcio, si sa, fa la differenza. Allenarsi bene, riuscendo a dare il massimo durante la settimana, porta una squadra a poter fare la differenza la domenica. E’ un puro gioco mentale: chi riesce a trasportare la corretta intensità anche durante le sessioni settimanali risulta sicuramente più pronto in partita rispetto a chi dal lunedì al sabato ha battuto la fiacca. Vabbè, poi esistono sempre i Ronaldinho di turno e buonanotte a tutti.
Oppure no? Pensiamoci bene. Anche un campionissimo come il brasiliano, uno dei più talenti più brillanti mai visti su un rettangolo verde, ha lasciato la scena dandoci la sensazione che gli sia mancato qualcosa per fare l’ultimo passo verso l’Olimpo. Esagerazione? Forse si, forse no. Ci sono esempi di leggende assolute che hanno fatto dell’allenamento un vero e proprio mantra. Paolo Maldini, per dirne uno. Ma anche Michael Jordan o Kobe Bryant, cambiando ambito. Gente per cui l’allenamento è stato più che sacro.
E in ogni stagione, sia ben chiaro. D’accordo, per Jordan o Bryant il palazzetto d’inverno o d’estate faceva poca differenza. Al contrario, per noi poveri profani della pedata, le sessioni invernali si trasformano spesso e volentieri in una lotta contro la natura. Ci si allena di sera, magari dopo il lavoro e la voglia di scendere in campo con una frizzante temperatura sottozero non è proprio al top. Eppure, come abbiamo visto, l’allenamento calcio invernale è fondamentale.
Ecco allora qualche consiglio del mestiere per affrontarlo nelle migliori condizioni possibili.
Come mi vesto?
Un corretto abbigliamento invernale è fondamentale. Sembra scontato dirlo, ma spesso ci si accorge che non ci si veste correttamente solo quando si è in campo. Si, ma qual’è il modo giusto?
La prima regola fondamentale è quella di vestirsi a strati. In condizioni di temperature vicine allo zero, ogni strato del nostro vestiario avrà una specifica funzione e ci aiuterà a isolarci dal gelo esterno. L’intimo termico, il primo strato, è vitale. Non fate distinzioni tra parte alta e parte bassa del corpo. Dovrete indossare un prodotto aderente e soprattutto traspirante.
Attenzione a quest’ultimo punto, spesso sottovalutato. L’acqua, infatti, disperde il calore molto velocemente e quindi avere la maglia termica inzuppata di sudore non è propriamente una scelta saggia. In questo senso, evitate il cotone, che tende a accumulare acqua. Esistono diversi materiali sintetici che sono perfetti in questo senso e che garantiscono una traspirazione ottimale. Quindi, anche se siete dei fanatici delle fibre naturali, rassegnatevi e indossate il sintetico.
Altra questione spinosa: corto o lungo? Per quanto riguarda le gambe, ormai la gran parte dei calciatori utilizza dei simil collant a tutta gamba. Ok, l’effetto in spogliatoio non è indimenticabile, ma pazienza: quando uscirete al freddo ringrazierete vostra madre che aveva insistito così tanto per acquistarveli.
Per la parte alta, spesso la maglia a mezza manica ha anche una composizione più leggera. Se siamo in inverno, meglio andare sul pesante, perciò, o vi assicurate che la vostra mezza manica abbia la composizione giusta per l’esterno, o altrimenti andate sulla manica lunga.
Il secondo strato, o strato intermedio, vi deve garantire calore. Quindi, spazio a felpe, tute eccetera. Meglio ancora se la composizione del prodotto è felpata, svolgerà meglio la propria funzione. Attenzione alle zip, potrebbero infastidirvi sul collo: meglio utilizzare in questo caso una felpona semplice chiusa.
Infine, il terzo strato. Qui la funzione dev’essere una sola: isolamento. Sia che piova o nevichi, ma anche solo in una serata ventosa, avere indosso un k-way come si deve può fare veramente la differenza. Poco ingombrante in borsa, ma dall’effetto benefico immediato, la giacchetta impermeabile non potrà mai mancare nell vostro vestiario invernale.
Di k-way ne esistono davvero di tutti tipi. Orientatevi su un modello semplice ma funzionale e sarete a cavallo. Un plus da considerare: ha o non ha il cappuccio? In questo caso un minimo di investimento in più può essere condivisibile.
L’importanza degli accessori
Attenzione. Questa è un’altra parte sottovalutatissima che però, spesso, si rivela più che fondamentale. Pensateci bene: costretti a correre al freddo con le grida dell’allenatore a tormentarvi, quale parte del vostro corpo si reffredderà per prima? Esatto, le vostre estremità. Ecco perchè avere guanti, cappellino e scaldacollo può davvero fare la differenza tra un allenamento calcio di totale sofferenza e uno in cui siete in condizione di esprimervi al meglio.
Attenzione al cappellino: anche la vostra testa suda tanto, quindi se il materiale non traspira rischiate l’effetto doccia. Con conseguente congelamento. Meglio evitare.
Non dimenticatevi di porre la giusta attenzione anche ai vostri piedi. Piedi freddi uguale piedi non sensibili, meglio quindi procurarsi calzine termiche anche in questo caso.
Capitolo a parte sulle vostre calzature. Le vostre scarpe vi devono consentire un grip eccellente anche in caso di pioggia. Potreste allora trovarvi costretti a utilizzare scarpe SG o SG Pro anche in allenamento. In questo senso, un kit di tacchetti e una chiave di scorta per stringerli prima di giocare possono essere una buona soluzione.
Insomma, anche in caso di maltempo il vostro allenamento deve essere performante in ogni minimo dettaglio. Seguendo questi semplici consigli, potrete dare il meglio di voi stessi anche con freddo pungente. Posto questo, è inevitabile che il pensiero di una cioccolata calda di fronte alla TV vi verrà lo stesso…