Il portiere, si sa, è un ruolo molto delicato. Così come i guanti. Come mantenerli al meglio per averli sempre al massimo? Scopriamolo insieme.
Ah, il portiere. La sentinella solitaria, l’estremo baluardo. Triste, solitario y final, se la mettiamo sul piano dei capolavori lettererari. Un ruolo a sè, pieno di contraddizioni fin dal principio. Rifletteteci un attimo: chi è che, nelle vostre e nostre partitelle d’infanzia, finiva regolarmente tra i pali? Esatto: quello più scarso del gruppo, il bambino cicciottello che la palla non sapeva neanche di che forma fosse fatta, che spesso accoglieva il ruolo con una faccia da condannato ad Alcatraz.
Eppure, non sono stati rari i casi di riscatto e riscossa del suddetto bambino, che magari vi siete ritrovati 10 anni dopo mentre svolazzava da un palo all’altro con l’agilità di un gatto. E con indosso, magari, un paio di guanti nuovi fiammanti. Già, i guanti. Strumento indispensabile, l’oggetto magico che ha permesso al nostro bambino sfigatello di trasformarsi da bruco in farfalla. Abbiamo già trattato nelle nostre guide le caratteristiche e le componenti principali del guanto da portiere.
Ecco invece sei utilissimi consigli per mantenere il vostro guanto sempre al top della forma, evitando che lattice e cuciture si rovinino troppo velocemente.
- DIMMI DOVE GIOCHI, TI DIRO’ CHE GUANTO USARE
Conoscere la superficie di gioco dove si giocherà la maggior parte delle proprie partite è fondamentale nella scelta del proprio guanto. Esistono, come abbiamo già detto, diversi tipi di lattice, ognuno con caratteristiche specifiche per ogni tipo di terreno. Fare la scelta giusta al momento dell’acquisto può spesso rivelarsi la cura più utile in assoluto.
- ACQUA E’ VITA
Anche per un paio di guanti il fattore acqua è fondamentale, prima, durante e dopo l’utilizzo in partita. E’ consigliabile infatti bagnare il guanto per qualche secondo sotto la doccia prima di scendere in campo, in modo da avere un lattice nelle migliori condizioni possibili. Anche quando la partita è in corso puoi cercare di umidificare il palmo: puoi ricorrere al classico sputacchio o, per i più raffinati, è consigliabile portare bottiglietta e asciugamano dietro la porta. Non bisogna comunque bagnarli troppo, o si rischia l’effetto spugna. Una volta finito il match, invece, è bene togliere dal palmo ogni residuo di sporco. Come? Il rubinetto, senza esagerare, va benissimo.
- A MANO SI, IN LAVATRICE NO
Il lavaggio a mano è sempre consigliatissimo, anche se dopo la partita li hai già passati sotto l’acqua. Puoi utilizzare un detergente specifico o dell’ammorbidente. Non c’è bisogno di farlo tutte le volte, ma una pulizia un po’ più approfondita ogni tanto è bene farla. Attenzione: non cadete nell’errore comune di buttarli in maniera brutale in lavatrice. Il lattice potrebbe rovinarsi irrimediabilmente e potreste ritrovarvi con un paio di guanti brillanti all’inverosimile ma completamente inutilizzabili. Belli, eh, ma se potete evitare fatelo.
- OCCHIO AL CALDO
Dopo il lavaggio, attenzione alle fonti di calore e luce: sole, caloriferi, qualunque cosa possa far seccare il nostro prezioso lattice. Eh si, perchè, come ogni materiale naturale (pelle e simili), il nostro componente principe tende a rovinarsi e a creparsi. E quindi dove li si mette? Nella bacinella, nella vasca, sul balcone. I posti sono tanti, fate bene i vostri calcoli e lasciateli asciugare senza fretta.
- SE TI TENGO PER MANO…
Non mettete via i guanti appoggiati palmo su palmo. Questa non la sapevate, eh? Eppure è proprio così: non lasciateli appoggiati o al momento di scollarli uno dall’altro il vostro cuore si spezzerà. Scherzi, a parte, il rischio di vedere pezzi di lattice che decidono di fare il salto dall’altra parte è molto alto: tenerli separati eviterà tutto questo.
- VECCHIO E’ PREZIOSO
Sembra una banalità, ma la cura deve diventare sempre più approfondita mano a mano che il prodotto invecchia. I nostri guanti, come una persona anziana, diventano sempre maggiormente bisognosi di cure. Non commettete l’errore di trascurarli con lo scorrere del tempo. Potrete avere la soddisfazione di mantenere una lunga scia di qualità durante tutto l’arco di utilizzo dei vostri pregiati Reusch, Ho Soccer o chi per loro.
Insomma, con questi semplici accorgimenti sarete sicuri di allungare quantitavemente e qualitativamente la vita dei vostri guanti. Il che non è poco. Ma forse il consiglio più importante è quello che è al di fuori di valutazioni tecniche. Al di là di tutto, infatti, il vostro amato guanto un giorno, rassegnatevi, sarà da pensionare. Eh si, perchè anche con tutti gli accorgimenti del caso, per il lattice, da buon materiale naturale, giungerà un momento dove elasticità e grip saranno ormai un ricordo. Non pretendete di farlo durare in eterno e cercate di capire quando è arrivato davvero il momento di salutarsi.
Non prendetevela, siamo pronti a scommettere che il vostro nuovo guanto sarà l’ideale per farvi dimenticare il compagno di mille battaglie. Dopotutto, niente dura in eterno, no?
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