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La nuova maglia del Milan 2022/2023: That Milan Touch

“That Milan Touch” è il concetto alla base della nuova maglia del Milan disegnata ovviamente da Puma per la stagione 2022/2023. Strisce rossonere classiche con un colletto molto particolare. Bella è bella, ma starà al Milan renderla indimenticabile!

Mentre i tifosi milanisti si godono ancora la gioia per il trionfo nel campionato di Serie A 2021/2022, e ancora di più per il sudatissimo rinnovo di Maldini e Massara, ecco la terza bella notizia la nuova maglia per la stagione 2022/2023.

Dopo un primo teaser il 1° luglio, a poche ore dalla notizia del rinnovo della dirigenza, ecco oggi svelata in tutta la sua completezza la nuova maglia per la stagione a venire.

La stagione della nuova proprietà, della chiamata a confermare la vittoria dell’ultimo campionato e del tentativo di fare un po’ di strada in Champion’s, mercato permettendo.

Nuovi valori

Dietro “That Milan Touch” c’è un concetto molto forte di legame della squadra alla sua storia e a Milano.

Per la creazione del concept sono infatti stati coinvolti esclusivamente artisti e professionisti di Milano.

“That”, quella cosa, quel non so che che solo Milano, “Milan”, ha. Quel “Touch”, tocco milanese, che la società ha voluto mantenere attraverso le radici dei professionisti milanesi che hanno contribuito alle foto e allo styling del lancio.

Senza perdere di vista i concetti storici del Milan, la spinta verso qualcosa di sempre più grande: a farlo sono proprio le strisce rossonere, riportate sulla maglia in versione classica ma con un fondo nero a incorniciarle, con il risultato di una maglia “da casa” che rappresenta sia il passato sia il futuro dei Rossoneri.

E il presente, con il Tricolore non sul petto – cosa che ha fatto un po’ indispettire i tifosi – ma ripreso sulle maniche della maglia, in un’ottica meno tradizionalista e più giovane.

Tecnicamente, com’è?

Tanta poesia, certo, ma pur sempre di una maglia tecnica da gioco si tratta, quindi, quali sono le tecnologie impiegate?

Innanzitutto, il dryCELL, una tecnologia che fa sì che l’umidità si allontani dal corpo ed esca dalla maglia, mantenendoti asciutto e in comfort.

Poi, il cosiddetto Ultraweave, un tessuto particolare con intrecci a 4 vie che riduce il peso della maglia e la frizione della stessa sulla pelle.

Infine, la riciclabilità (Recycled Content): la maglia è fatta con materiale 100% riciclato, ad esclusione delle cuciture e delle decorazioni. Un elemento che forse può sembrare di secondaria importanza per una squadra di calcio, ma che non lo è nell’ottica di un futuro diverso, di cui fa parte la Generazione Z dei Rossoneri.

Non a caso, nel concept di lancio sono stati inclusi, oltre ai giocatori della prima squadra maschile, Valentina Bergamaschi, capitana della squadra femminile, e il cantante Rkomi.

Quindi, Milan non più solo come una squadra, ma come un brand trasversale, che va toccare anche le nuove sensibilità dei giovani e delle giovani.

Certo, sarà solo il campo a promuovere la maglia: Leao e compagni dovranno cominciare a correre molto presto…

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