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Predator Accuracy: la scarpa del futuro

Bye bye Edge, la Predator diventa “Accuracy”. Una scarpa che migliora uno dei più fortunati best seller di adidas, intervenendo sui punti deboli della precedente: migliorano grip e calzata. Come si direbbe in una fortunata pubblcità: what else?!

Circa un anno fa, le Predator Mutator “mutavano” forma. Nonostante il grande, enorme, successo di queste scarpe dallo stile “freak“, Adidas decise per un cambio: dentro Predator Edge che, seppure mantenendo la medesima forma, era totalmente un’altra scarpa.

Ne avevamo parlato anche in un articolo del blog dedicato proprio alle differenze tra Mutator ed Edge.

Più lineare, più pulita, passateci il termine, meno “tamarra”. A cambiare erano soprattutto i grip esterni in gomma sulla tomaia, che vennero sostituiti dalle linee parallele. Davano più precisione e grip, si diceva.

Dopo 365 giorni cambia di nuovo tutto. Esattamente come in una squadra con ampio turnover, le Edge finiscono in panchina e lasciano il posto alle nuove Predator Accuracy.

Accuracy“, accuratezza: Adidas ha voluto mandare un segnale chiaro e forte a chi, dopo aver posseduto le Edge, voleva un miglioramento nel grip e nel controllo della palla.

La nuova Accuracy promette di essere un passo avanti nel controllo di palla, nel fare la differenza tra un tocco vincente a un compagno e una palla gol sfumata per qualche centimetro.

Cosa cambia

Andando più nello specifico, cosa cambia nelle nuove Predator Accuracy rispetto alle vecchie?

La prima cosa l’abbiamo già detta, ed è proprio il grip nella parte frontale e laterale della tomaia. Si chiama High Definition Grip Technology, ed è quell’insieme di elementi in gomma sagomati che promettono appunto di controllare meglio la palla, di darle un migliore effetto, ed aumentare quindi l’efficacia di controllo e precisione.

Il secondo elemento, che non si vede ma si sente, ed è importantissimo per un giocatore, è la vestibilità.

La Predator Accuracy è una scarpa più comoda, più “gestibile”, in grado di infilarsi sui piedi anche di chi ha la pianta più larga.

Le tecnologie combinate sono due. La Hybrid Touch, ovvero un materiale in microfibra risvestita, che rende la scarpa più morbida e confortevole, meno oppressiva sul collo. La seconda è il Primeknit, ovvero il tessuto elastico della versione senza lacci, che è stato rivisto nella forma proprio per rendere più accessibile e meno difficoltosa la calzata.

A discapito della “fermezza” sul piede? Assolutamente no, e noi che l’abbiamo provata possiamo confermarlo.

Sempre in controllo

Predator è una scarpa per tutti, nel senso che si può usare in qualsiasi ruolo. E’ precisa, per il centrocampista che tesse le trame della squadra, è veloce, per l’attaccante che sottoporta vuole fregare il difensore, è ben piantata a terra, per il terzino che vuole saltare il centrocampista avversario.

Questo è dovuto anche alla suola, che è l’unica cosa che praticamente non è cambiata rispetto alla precedente, con la ripresentazione del Power Facet sulla punta a fornire ancora maggiore grip sul primo passo.

Quindi, com’è questa nuova Predator? A noi piace tantissimo. I colori del pack di lancio, l’Own Your Football Pack, sono molto particolari, ma moderni, e se non vi piacciono… bé, Adidas ha lanciato quasi contemporantemante altri due pack, quello total black, che si chiama Nightstrike Pack, e quello total white, chiamato Pearlized Pack.

Cosa succederà tra un anno? Non lo sappiamo: nel frattempo ci godiamo questa nuova Predator che sicuramente va percorrere a testa alta un percorso già intrapreso, con successo, dai suoi pred-ecessori (scusate la battuta!).

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