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Black bass “al piede”: attrezzature ed esche per chi non ha la barca

Per i nostri Ambassador è l’anno del black bass. Altro che “bass fishing is dead”: di boccaloni in giro ce ne sono un sacco, e si prendono anche da riva. Il nostro Fabio prende spunto da una pescata e ci racconta quali esche e quali attrezzature ha usato

Affrontare il bass come si deve significa, spesso, portarsi appresso un sacco di roba. Perché? Perché bisogna avere con sè esche e attrezzature per le diverse tecniche che ci permettono di affrontare le varie situazioni a cui il boccalone ci mette davanti.

Quindi, non basta una canna, ma ne servono diverse. Se questa cosa è semplice e gestibile a bordo di una barca o di un belly, non possiamo dire la stessa cosa se parliamo di pesca dalla riva, dove tutto diventa complesso perché gli spazi sono diversi.

Tutto più intricato

Pescare dalla terra ferma, soprattuto se si affrontano spot molto selvaggi e poco pratici, richiede un’attenta ed estrema selezione dI 2 o 3 tecniche che possono essere approcciate con un solo attrezzo a disposizione.

Quindi poche esche, una sola canna, mono spalla con quello che serve e si parte!

La parte più dura è proprio quella di tenere a bada quella vocina che ci dice che ogni cosa a cui pensiamo è indispensabile. No. Bisogna andare sul sicuro, nessun esperimento, solo esche e attrezzature di cui ci fidiamo al cento per cento.

Iniziando a pescare all’alba per terminare in tarda mattinata – tipica mia “pescata al piede” per il bass – ho scelto 2 tipologie di esche:

1 – Shallow crank 

2 – jig

Niente altro: solo due tipi di esche a mio avviso fenomenali per lo scopo.

Come canna, la domanda fatidica è: la canna che fa tutto questo esiste? Forse sì, e per me è la Favorite X1 C-602H.

Canna corta, rapida e con una buona riserva di potenza. La sua natura è per le tecniche di fondo tipo jig o texas, ma ciò nonostante riesce sempre a stupirmi per come trasmetta bene le vibrazioni e sia in grado di gestire in maniera tutto sommato onesta una varietà di esche e tecniche.

Montata con lo Shimano Curado 71 XG forma veramente un combo incredibile.

In tema di esche specifiche, mi piace indicarne due su tutte (proprio per aiutare chi legge a fare chiarezza e dare indicazioni precise su pochi prodotti).

La prima è lo Shimano Macbeth 50, uno shallow crank che ho scoperto quest’anno e che mi sta facendo impazzire. Come dice il nome stesso, “shallow“, è un artificiale che lavora negli strati superficiali di acqua, appena sotto la superficie.

E’ utilissimo per pescare in ricerca anche in acque molto basse, variando la velocità di recupero e lo scodinzolio. Se vuoi vedere come funziona, puoi dare un occhio al video qui sotto:

https://youtube.com/shorts/4XzHu7Klpis?feature=share

E poi c’è il Jig. Uno dei miei preferiti è l’O.S.P., montato però con un trailer eccezionale, il Kicker Bug di Evergreen da 3,5 pollici. Questa è un’esca che è perfetta per stanarli più sul fondo, dove potrebbero rintanarsi nelle ore più calde.

Vedi il video qui sotto che mostra come si muove il Kicker Bug in acqua:

https://www.youtube.com/shorts/G3WBMHIt5uw

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