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Vertical Area fishing: il recupero (con VIDEO)

Nelle scorse settimane abbiamo introdotto, con il nostro testimonial Gianmarco, la tecnica del bottom area fishing. Adesso parliamo del recupero aiutandoci con alcuni semplici video

C’è una legge non scritta della pesca – ma che può essere estesa anche a molti altri ambiti della vita di tutti i giorni – che dice una cosa semplice: il miglior modo per imparare è osservare.

Per quanto riguarda la tecnica di pesca, se vogliamo imparare qualcosa dobbiamo tornare bambini e osservare, studiare, farsi domande e riosservare ancora per trovare risposte.

E’ questo il motivo per cui questo articolo sarà particolare: non ci dilungheremo molto con testi e frasi, ma ci dedicheremo a farvi vedere “dal vivo” l’argomento recupero dell’artificiale con la tecnica della bottom/vertical area.

Ci faremo aiutare, come sempre, da nostro testimonial Gianmarco.

Ecco il primo video, in cui Gianmarco è impegnato con un Aco. Il recupero messo in pratica qui è “standard”: mentre l’esca scende sul fondo, viene riportata su con un colpo netto di cimino, e poi si attende la ricaduta. Nel video si vede chiaramente che le trote mangiano o sulla caduta, o appena sferrato il colpo sull’artificiale.

Nel secondo video, il recupero è simile, ma leggermente modificato. Il colpo sul cimino è più nervoso e “doppio”. Sullo sfondo si vedono diverse trote bollare. Qui le sta pescando cercando di stimolare la loro reazione a qualcosa che repentinamente sale verso l’alto.

Col terzo andiamo sulla via di mezzo tra i due precedenti: a colpi forti verso l’alto si alternano colpi “accompagnati”. I pesci sono attivi ma vanno tentati con un approccio poco “violento” e molto più delicato. Come si vede all’inizio del video, l’artificiale bottom spoon ha l’amo collegato all’anellino split ring in cui si connette direttamente il filo, come se fosse un “assist hook”.

Come detto nel precedente articolo sulla bottom/vertical area, è una tecnica che richiede molta sensibilità. E’ estremamente divertente, perché si fanno molti pesci, ma è necessario non perdere mai il controllo. Sensibilità sulla canna, attenzione con gli occhi a scorgere ogni minimo segnale sulla vetta o sul filo. Insomma, ci vuole concentrazione.

Con questi video speriamo comunque di aver dato qualche esempio che possa ispirare i futuri bottomer: per qualsiasi domanda o dubbio, contattaci attraverso i nostri canali social, qui sul Blog oppure anche via WhatsApp al numero 3494912924. Cerchiamo di rispondere sempre il più velocemente possibile!

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