Quattro chiacchiere con Giovanni Brattoli, atleta e coach certificato della Polisportiva Moving, che da questo mese collabora con SportIT Running per una iniziativa speciale
Giovanni Brattoli siede davanti a me negli uffici di SportIT. Lo vedi che si è appena allenato perché sprizza energia da ogni muscolo del suo fisico minuto, da uno che è abituato a farne, di chilometri.
Cerco di intercettare il suo sguardo, fissandolo negli occhi, e scorgo subito una sua particolarità: quando ti guarda in faccia è come se vedesse oltre. Come se cercasse di scorgere quello che c’è dietro di te. O, per usare un gergo da gara, per vedere se c’è qualcun altro da superare.
Perché questo ragazzo dallo spiccato accento toscano è così (e lo capirai anche tu quando arriverai al termine di questa intervista): gli piace competere, gli piace vincere, gli piace stare davanti a tutti.
E gli piace anche aiutare gli altri ad andare più forte, come scopro alla prima domanda fatta per rompere il ghiaccio: “Il soprannome che mi hanno dato è Il Pro, e il motivo sta nel fatto che tutti quelli che ho allenato vanno forte“.
Giovanni oggi fa parte della Polisportiva Moving, sia come atleta sia come allenatore qualificato FIDAL e FITRI. Corre, e aiuta gli altri a correre più forte. E anche ad andare in bici, perché Giovanni ha anche una forte passione per il triathlon e il duathlon.
Quella che segue è una piccola intervista per conoscerlo meglio, visto che, grazie alla collaborazione con SportIT, avrai la possibilità di ricevere due mesi di allenamento gratuito con Giovanni (ma di questo parleremo a fine articolo:come in tutte le gare di corsa che si rispettino, partiamo dal via!).
Giovanni, quando hai iniziato a correre?
“Nel 2004. Facevo pugilato, ma poi ho cominciato a mettere un passo dietro l’altro. Ho fatto le prime campestri e poi non mi sono più fermato”.
Ricordi la tua prima gara?
“Certamente, come posso dimenticarla: Pistoia-Abetone, primo traguardo delle Piastre. Correvo col gesso sulla mano perché mi ero rotto il pollice facendo pugilato. Eh sì, perché forse non te l’ho detto prima, ma ho iniziato a correre grazie a quell’infortunio”.
E la tua ultima?
“Trail del Chianti, 4 giugno. Una corsa tra paesaggi bellissimi”.
Perché corri?
“Corro per vincere, perché sono competitivo. So che forse non dovresti scriverlo perché non è “educativo”… la realtà è che con la corsa mi diverto un sacco”.
Qual è stata la gara più dura che hai fatto?
“Sicuramente i Campionati del Mondo di duathlon lungo, a Zofingen, in Svizzera. 10 chilometri di corsa, 150 in sella alla bici, e per finire altri 30 di corsa. Tutto su saliscendi. Pioveva, c’erano 2 gradi. Ho fatto gara di testa ma poi mi sono dovuto fermare. Mi salvò mio padre: avevo la pelle tutta viola”.
E invece qual è stata la gara più bella che hai corso?
“I campionati del mondo di triathlon in Sudafrica. Per l’organizzazione, per i paesaggi. Port Elizabeth è un posto fantastico”.
La corsa più brutta che ricordi?
“Ah, la ScarpiRun. E’ una gara a coppie: uno corre e uno va in bici, uno di fianco all’altro. Ci si ruppe la bicicletta in salita, non sai che fatica portarla a braccio!”.
Se arrivasse il genio della lampada per esaudire un tuo sogno, quale sarebbe?
“Vincere i Campionati del Mondo di duathlon lungo”.
Di che società fai parte oggi?
“Della Polisportiva Moving, un ambiente eccezionale”.
Quanti atleti stai allenando al momento?
“Una cinquantina”.
Quando alleni gli atleti, qual è la cosa più importante che cerchi di trasmettere?
“La passione. Quando corri, devi farlo per te stesso”.
E la prima cosa che alleni?
“La costanza”.
Qual è il difetto che riscontri maggiormente negli atleti che ti chiedono un aiuto?
“La fretta, il non saper aspettare. Per formare un atleta ci vogliono tra i 3 e i 5 anni”.
Qual è la cosa più difficile da allenare?
“La testa”.
Hai mai corso una maratona?
“No. La stavo preparando, ma mi son dovuto fermare per un infortunio”.
Quante nei hai preparate?
Sorride: “Più di mille”.
C’è una corsa che sogni di rifare?
“Nessun dubbio: ho un conto aperto con Zofingen”.
Hai iniziato correndo, ma oggi fai duathlon e triathlon: come è nata questa passione?
“Colpa di alcuni ragazzi che ho iniziato ad allenare nel 2012. Mi hanno tirato in mezzo!”.
Qual è la tua scarpa da running preferita?
“Sicuramente la 361 Flame ST. E’ leggera e ha un’elasticità impressionante”.
Quando un tuo atleta deve cambiare scarpa, che consigli gli dai?
“Se è un runner che non è super esperto, una scarpa protettiva è la cosa migliore. Le prestazioni van cercate dopo. La cosa fondamentale è capire non solo chi ci corre, ma anche dove verrà usata”.
Perché una persona dovrebbe cominciare a correre?
“Come dico sempre ai ragazzi che alleno, bisogna correre per se stessi. Perché correre fa stare bene. Non solo da un punto di vista della salute corporea, che può sembrare un concetto scontato, ma soprattutto per la testa. Correre fa bene alla mente. E una testa che sta bene fa grandi cose”.
Giovanni è a disposizione dei clienti di SportIT con una grande iniziativa: chi comprerà entro il 31 ottobre sul nostro sito www.sportit.com o in store una scarpa da running della nuova collezione autunno-inverno 2023-2024, avrà la possibilità di ricevere un programma di allenamento gratuito per due mesi con Giovanni.
E’ Giovanni stesso a spiegarci in cosa consiste: “Non è una classica tabella preimpostata ma un programma di allenamento vero e proprio. Chi deciderà di cogliere questa opportunità si interfaccerà direttamente con me per capire livello, obiettivi, e aspirazioni. A quel punto creerò un programma di allenamento personalizzato, in base a tutti i parametri discussi nell’incontro conoscitivo con l’atleta. Grazie alla tecnologia, oggi posso farlo anche da remoto con delle semplici call. Io garantisco il massimo impegno e posso assicurare che se un atleta ci mette impegno, i risultati si vedono già eccome con i primi 2 mesi”.
Per iniziare ad allenarti gratuitamente con Giovanni non devi far altro che acquistare una scarpa da running della nuova collezione autunno-inverno ’23-‘-24: se compri sul nostro sito, inserisci il coupon BRATTOLICOACH23 (con le maiuscole e senza spazi prima o dopo), verrai contattato poi via mail o via telefono da Giovanni stesso per organizzare il piano di allenamento. Invece, se decidi di acquistare in negozio, indica ad Anna o al commesso presente il tuo desiderio: raccoglieranno i tuoi dati per poterli girare a Giovanni che ti contatterà direttamente per iniziare il programma di lavoro.