Korda/Kiana Carp ha appena lanciato sul mercato 3 nuovi gusti di Goo con i relativi colori. Sono tutti Supreme: piccola guida per capire gli aromi e come usarli al meglio
A SportIT abbiamo la parete degli attrattori Goo che sembra quella di una gelateria. Se non fosse per i gusti al pesce, infatti, per colori e aromi noi carpisti ci troviamo davanti a una selezione che sa tanto di gelataio.
Ananas, mandorla, mora, gusti tropicali, cioccolato, creme: insomma, di tutto e di più. Perché il concetto è semplice: come a noi piacciono diversi gusti, anche alle carpe succede lo stesso.
Quindi, meglio accontentarne il più possibile!
Non ci addentriamo nei meandri chimici che non ci competono, ma ogni aroma, quindi ogni Goo, è composto per una piccola parte in modo diverso. Gli aromi stessi, per essere usati nei Goo, hanno basi e solventi completamente diverse quindi è proprio così: ogni aroma stimola in modo diverso le carpe.
Il segreto è trovare quello giusto!
Il colore poi non ne parliamo: acqua limpida colore scuro, acqua scura colore chiaro? Non è una regola, ma se non hai mai usato il Goo puoi partire da qui per scegliere il primo.
E riguardo alla composizione, ricorda: “Smoke”, uguale Goo più denso, “Supreme”, uguale Goo meno viscoso.
Dopo questa piccola panoramica sul Goo per chi non ne ha mai sentito parlare – se vogliamo descriverlo altro non è che un attrattore fluorescente – parliamo dei tre nuovi Goo appena lanciati da Korda e Kiana Carp, che è il brand che li produce: Strawberry, Sriracha, Shellfish.

Fragola: back in time
Sembrerà strano, ma… cara Korda, come mai tutto questo tempo per lanciare uno Goo basato su uno degli aromi più vincenti della storia?
Strawberry, fragola: chi tra i carspisti non ha mai usato una pallina alla fragola? I self maker sicuramente ci sono passati, con mix di aromi in glicole e in olio, oli essenziali in combinazione (per esempio black pepper o bergamotto). Motivo: la fragola è da sempre uno degli aromi più efficaci, soprattutto per le pescate veloci.
Ecco perché il Goo Strawberry ingolosisce parecchio: perché non inventa ninte di nuovo ma va sul sicuro con un aroma che sta bene con tutto ed è di provata efficacia.
Bagnare esce al pesce o alle spezie con il Goo Strawberry, perché no?
Ciò che colpisce di più, comunque, è la prova in acqua. Il Goo Strawberry è rosso sangue. Perché non peschiamo squali, sennò non avremmo dubbi nel dire qual è il nostro preferito tra tutti i Goo…
Un’altra certezza: i crostacei
C’era una volta un altro aroma leggendario che si chiamava Shellfish. Dalle parti di Nash Bait ne san qualcosa.
Shellfish, ovvero: crostacei, molluschi. Una miscela iperattrattiva di tutto ciò che c’è di buono tra la sabbia e il limo, di cui le carpe sono ghiotte.
Chiaro: la carpa non è che mangia il granchio blu dell’Adriatico, così come non mangia la cozza sul pilone del molo della nostra località di villeggiatura preferita, ma il mood è quello lì.
Anche qui: sul sicuro, con un aroma legendary soprattutto in ambito esche pesciose e oleose. Must estivo, e attenzione allo storione: questo Goo Shellfish ci pare molto molto in linea con il “gusto” del missilone dei fiumi dell’Est.

DeliverGoo
Giochino di parole per introdurre il terzo nuovo Goo, lo Sriracha. Lungi da noi ironizzare sull’etnia dei rider della famosa catena, quanto piuttosto della “moda” di mangiare etnico.
Sriracha, infatti, a molti non dirà niente, ma a chi mangia abitualmente i poke o il cibo thailandese/cinese sicuramente sì.
Sriracha è, a livello culinario “umano”, una salsa chili a base di peperoncino, aceto bianco distillato, aglio, zucchero e sale.
Quindi, come dicevano le Spice Girls: spice up your, boilies!
L’abbiamo già detto: Sriracha è un Goo speziatissimo, a base di peperoncino. Un attrattore che tutti sappiamo bene quanto sia efficace… mai sentito parlare della canapa al peperoncino?
Aggiunge gusto pungente, cosa che piace tantissimo alle carpe. Perfetto in combinazione ovviamente con le boilies alle spezie e quelle al pesce. Da provare assolutamente anche sulle granaglie…
Se non hai mai usato un Goo, questo potrebbe essere il momento giusto. E se abbiamo stimolato la tua curiosità ti invitiamo a leggere il nostro articolo di qualche tempo fa che racconta cosa succede alle boilies immerse nel Goo… per 4 anni!