Il method feeder è una tecnica sempre più in evoluzione, non solo nella pesca a feeder stesso, ma anche come “alternativa” nel carp fishing. In questo articolo ecco il nostro piccolo tutorial su come bagnare correttamente i pellet per applicarli sui piombi da feeder
La prima cosa da sapere è che funziona. Sì, applicare dei pellet su un piombo con l’innesco in mezzo funziona.
La seconda cosa da sapere è che funziona non solo quando si pesca in laghetto, facendo feeder puro. Funziona anche in acque libere pescando a carp fishing.
La terza cosa da sapere è che, seppur semplice, questa tipologia di innesco e pasturazione richiede di prestare attenzione a come bagniamo i pellet da applicare sul piombo.
In questo articolo-tutorial spieghiamo appunto come bagnare i pellet per il method feeder aiutandoci con delle chiarissime fotografie.
La miscela giusta
Miscelare, in questo ambito, fa bene. Miscelare i pellet, miscelare gli attrattori: l’attrazione non univoca è, per certi aspetti, la chiave vincente.
Tuttavia, senza esagerare: fare un paciugo di esche e attrattori da pesca non è efficace.
Se desideri bagnare i pellet per il method feeder devi fare così come ti consigliamo noi.
Partiamo dal primo step, ovvero la selezione dei pellet.
Consigliamo di usare due pellet diversi non solo per gusto ma anche per consistenza. Nella sequenza fotografica usiamo una combinazione che è ormai un all star: Pellet al Robin Red più Pellet al Marine Halibut di Dynamite Baits, in versione da 2 mm i primi e da 3 mm i secondi.
Sono due pellet completamente diversi non solo per gusto (spezie vs pesce), ma anche per consistenza: più “secchi” i Robin Red, più “oleosi” i Marine Halibut. Questa differenza fa sì che uno assorba più acqua, e uno ne assorba meno.


Non solo acqua
La seconda fase è decisiva: dobbiamo scegliere i liquidi. Anche in questo caso, miscelare fa bene, ma non dimentichiamo prima di fare il fondo con un po’ di acqua del lago o fiume in cui stiamo pescando.
Il liquido The Source di Dynamite Baits l’abbiamo scelto perché combina appunto l’attrazione degli aromi al pesce con il Robin Red liquido, ed è quindi una sorta di “unione” trai due gusti di pellet.
Questo liquido “marca” molto la pastura, e può essere sostituito anche con il The Crave o con qualsiasi altro liquido attrattore al pesce, purché di qualità.
Meno oleoso è, meglio è, perché deve “sciogliersi” bene in acqua.

Il secondo liquido non si scioglie in acqua, è in olio, apparentemente non c’entra niente con gli aromi della miscela di pellet, ma ha un preciso obiettivo: creare attrazione “verticale” (ovvero, bollicine attrattive che vanno verso l’alto) e aiutare la miscela a rompersi una volta in acqua.
Stiamo parlando del Citrus Oil sempre di Dynamite Baits. In tema di attrazione nelle acque italiane, ci son pochi rivali.

Un minuto a millimetro
Siamo nella fase più importante, il nocciolo dell’articolo, ovvero “bagnare” i pellet.
Prendiamo la miscela di acqua, attrattore uno e attrattore due e versiamola nella bacinella con i pellet.

Mettiamo tanto liquido quanto basta per coprire completamente i pellet. Poi, lasciamo riposare il tutto per i minuti necessari.
Quanti? La “regola” è: un minuto a millimetro. In questo caso usiamo pellet da 2 millimetri, quindi faremo assorbire i liquidi ai pellet per 2 minuti precisi. Teniamo come riferimento i millimetri dei pellet meno oleosi, ovvero quelli che assorbono più acqua.

Il risultato corretto di questo step si “tocca con mano”: i pellet devono risultare ammorbiditi, molto appiccicosi.
Nel caso specifico i pellet al Robin Red saranno più mollicci mentre i pellet all’Halibut saranno un po’ più duri.

Adesso che la miscela è pronta, non ci resta che applicarla sul piombo attraverso una pressa (mould). L’effetto è quello che si vede in foto: una “palla” di pellet che racchiude l’innesco.
Il pesce di avvicinerà al pellet, molto attrattivo, e ingoierà così anche l’innesco mentre tenta di mangiare i pellet.
I particolari contano
Facile, no? Tuttavia, dobbiamo tenere bene in considerazione alcuni aspetti.
Primo: bisogna prima miscelare gli attrattori con l’acqua e poi unirli ai pellet. Questo è un piccolo segreto che i pescatori di feeder sanno, ma che è sembre bene ripetere.
Secondo: bisogna saper bilanciare i due tipi di pellet. Se mettiamo troppo pellet come quello all’Halibut, che non assorbe acqua ed è molto oleoso, rischiamo che la palla di pellet non regga i lanci forti. Può essere un aspetto negativo, così come un aspetto voluto: in base a dove peschiamo dobbiamo regolare le quantità dei due tipi di pellet a seconda della velocità di scioglimento che vogliamo ottenere.
Terzo: i minuti sono importanti. Bagnare troppo i pellet significa renderli troppo molli; bagnarli per un periodo troppo breve significa non farli legare a sufficienza affinché riescano a stare sul piombo.
Il method pellet feeder è una tecnica che è vincente soprattutto nelle cave.
dario
grazie per questa delucidazione, una cosa che non ho capito.quanto the source e quanto citrus oil impiegare?
saluti e complimenti
Paolo Meneghelli
Ciao, non ci sono indicazioni precise sulla quantità. Dipende da che risultato vuoi ottenere. Volendo, puoi bagnare il mix esclusivamente con attrattori senza l’acqua per avere il risultato migliore. Consigliabile farlo però quando l’acqua è più calda.
Per quanto riguarda the source e citrus oil, in caso di acqua fredda non abbonderemmo con il Citrus, in quanto oleoso. Anche il The Source lo è, ma in misura minore.
Se vuoi un consiglio come “standard”, stai su 70% liquidi attrattori e 30% acqua. Da lì puoi salire e scendere.
Marco Bertozzi
Ciao, pesco a Method feeder prevalentemente in laghetti, ho trovato molto interessante il tuo articolo.
Pesco esclusivamente con pellet.
Vorrei farti una domanda, siccome in questo periodo dove vado io le carpe stanno a galla, e non è facile convincerle a ” mettere la testa giù” mi ha incuriosito molto l’utilizzo di sostanze oleose per mandare segnali in verticale.
Se volessi utilizzare oli tipo “hemp” o “salmon” per Bagnare i pellet, come mi consigli di fare, visto che non si scioglie in acqua, e non posso miscelarlo preventivamente?
Secondo tè, non c’è il rischio di avere un effetto contrario, nel senso che vedendo salire queste particelle oleose il pesce tenderà a spostarsi in superficie?
Grazie.
Paolo Meneghelli
Ciao, se le carpe sono a galla, l’ideale sarebbe pescare proprio lì!
Se non è possibile, l’idea che hai avuto è giusta, perché utilizzando prodotti oleosi che “risalgono” in superficie tu crei una colonna attrattiva che, se è vero che termina in superficie, dove appunto le carpe già stanno, crea comunque interesse verso il fondo. La pastura crea frenesia, la frenesia competizione, e più carpe ci sono, meno cibo c’è per ognuna, quindi capita che molte comincino a cercare il cibo più in basso, senza aspettare che arrivi a galla. Quindi ok, l’attrazione poi sarà comunque a galla, ma con prodotti oleosi crei comunque una traccia che, pur risalendo, attira anche i pesci verso il basso.
Parlo un attimo di carp fishing per farti un esempio: chi pesca a zig rig (piombo sul fondo e lungo svolazzo a risalire con un’esca galleggiante) utilizzando la pastura sa che è buona cosa mettere di fianco alla canna a zig anche una canna con esca poggiata sul fondo. Perché? perché se è vero che la pasturazione inizialmente produce frenesia sulle carpe negli strati superficiali, piano piano, pasturazione dopo pasturazione, l’attrazione “scende” sul fondo, creando una zona pasturata su cui le carpe si spostano. Vero è che in questo caso si fa la cosa contraria, cioè una pasturazione “a campana”con granaglie, pellet e boilies spezzate, che scendono verso il basso, ma sempre vengono bagnati con prodotti oleosi o molto leggeri, come il latte, il latte di cocco e altri prodotti ad hoc per questa pesca.
In ottica feeder ti consiglierei assolutamente di provare con i liquidi oleosi. Se riesci anche a far sì che qualche particella leggera (leggi pastura) rimanga lungo la colonna d’acqua mentre il pasturatore scende sul fondo è ancora meglio.
Grazie per il tuo commento,
Paolo
Giovanni
Bellissimo articolo ma in che dose va fatta la quantità dei 2 pellet.