Anche Francesco Totti ci ha salutato e un’altra bandiera si ammaina in un calcio sempre meno romantico. Rivediamo tutta i 25 anni carriera di uno dei più grandi calciatori italiani di sempre attraverso le scarpe che ha indossato.
Ebbene si, Francesco Totti non è più un calciatore della Roma. Strano, troppo strano. Anche per chi non ha i colori giallorossi nel cuore. Perchè se sei cresciuto appassionandoti al Gioco nei primi anni ’90, non negarlo, non sarà più la stessa cosa. Per chi lo ha amato, per chi lo ha odiato, per tutti qualcosa cambierà. E non potrebbe essere altrimenti.
Eh si, perchè non se ne va solo il (grandissimo, parere personale) giocatore. Se ne vanno anche i primi tentativi di emulare i suoi colpi al campetto quando eri un ragazzino. O le aste folli per assicurarselo nel tuo fantacalcio. O la goduria che hai provato quando ha steso il perticone Van der Sar col cucchiaio. Ma anche il libro delle barzellette sui suoi strafalcioni. O gli striscioni di sfottò dei laziali. Totti, sia come idolo che come avversario, mancherà a tutti, ne siamo certi.
Va bene, la vita va avanti. Del resto, Francesco è un uomo fortunato, uno di quelli che ce l’hanno fatta. Ha una splendida famiglia, ha fatto quello che sognava e ha davanti un futuro senza problemi. Celebriamolo, allora, e rendiamogli omaggio. Quale modo migliore di farlo, per noi maniaci delle scarpe, se non quello di rivedere le tappe fondamentali della sua carriera attraverso le scarpe che ha indossato? Pronti a un vero tuffo nel passato?
Gli esordi e i primi gol
4/9/1994. In radio impazza The Rhythm of the night di Corona. Francesco è poco più di un ragazzino, ha appena preso il foglio rosa. Non ha ancora la patente, a scarrozzarlo su e giù da Trigoria ci pensano la famiglia e il suo compagno Fabio Petruzzi. Eppure è già capace di meritarsi l’etichetta di predestinato, perchè sono in molti a vedere in lui la prossima stella giallorossa. A difenderlo dalla popolarità e dai facili entusiasmi ci pensa Carlo Mazzone. “‘A regazzì, vatte a fà la doccia che qua ce penso io”: queste le leggendarie parole con il quale sor Carletto congeda un Totti imberbe dalle grinfie della stampa. Il 4 settembre arriva il primo gol in serie A, al Foggia di Zeman. Ai piedi, Francesco ha già inaugurato il sodalizio con Nike, usando la prima versione di Tiempo.

Euro 2000 e il cucchiaio
29/6/2000. Gli anni degli inizi sono ormai alle spalle, Francesco è un calciatore affermato che si affaccia alla ribalta internazionale con l’Italia. Il suo primo torneo importante è Euro 2000. Dopo dei gironi da protagonista, Totti parte dalla panchina in semifinale con l’Olanda. Il CT Zoff, però, lo lancia nella ripresa e il ragazzo di Porta Metronia lo ripaga. E’il terzo rigorista a calciare e, mentre si avvicina al dischetto, il portiere orange Van der Sar incita il pubblico di casa con gesti di sfida plateali. Francesco, però, ha in serbo una sorpresa. A degli stupiti Maldini e Di Biagio ha già confidato che “je faccio er cucchiaio“. Il gesto tecnico è la consacrazione ai massimi livelli, e al povero Van der Sar non rimarrà che raccogliere il pallone in rete con una faccia che rimarrà nella storia. Ai suoi piedi Totti ha la prima generazione di Total 90.

Lo scudetto
17/06/2001. Allo Stadio Olimpico, quel giorno, non entra più neanche uno spillo. Una folla immensa si accalca per spingere i giallorossi alla conquista del terzo scudetto. A rompere l’equilibrio e a scatenare la folla non può che essere Totti, decisivo come non mai in quell’anno magico. Il suo gol con il Parma dà il via alla festa che per lui, romano e romanista, rimarrà l’emozione più forte vissuta da calciatore. Quale marchio lo accompagna? Ovviamente l’immancabile Nike, con la nuova versione della Total 90 di quell’anno, per l’occasione in total black.

Il Mondiale
26/06/2006. A Kaiserslautern fa caldo. Molto caldo, soprattutto dopo che all’Italia, nella sfida con l’Australia degli ottavi di finale del Mondiale, è stato assegnato un rigore in pieno recupero. La responsabilità è tanta e serve un uomo dalla testa fredda e dai piedi caldi. Francesco Totti quelle doti ce le ha e si prende la responsabilità del caso. La trasformazione è perfetta ed è il sigillo del campione a un Mondiale vissuto in sofferenza, a causa dell’infortunio di pochi mesi prima. Ai piedi, Totti ha una novità: dopo Euro 2004 ha fatto il salto da Nike a Diadora e per Germania 2006 sfoggia le Maximus in versione bianco/azzurra.

La maturità e il gol 250
25/09/2016. Il tempo passa e sconti non ne fa a nessuno. Ma Francesco ci prova, a ingannarlo. Le ultime stagioni sono una sfilata di colpi di classe a ripetizione, nonostante le difficoltà fisiche. Col Torino, a settembre 2016, Totti mette a segno l’ennesimo record, arrivando a quota 250 gol in serie A. Un traguardo esemplare, celebrato con ai piedi le scarpe con cui aveva iniziato il suo lungo percorso. Dal 2013, infatti, Francesco è tornato a Nike, che lo celebra con un’edizione speciale di Tiempo a lui dedicata.

E allora ciao Francè, e grazie di tutto. Non vedendoti più, ci sentiremo un po’ più vecchi anche noi. Ma, come hanno scritto giustamente i tifosi romanisti, non piangiamo perchè te ne vai, ma sorridiamo per averti visto. Buona vita Pupone.
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