Dopo Adidas, anche Nike presenta l’ultima colorazione creata. Il Nike Fast AF Pack punta tutto su claim aggressivo e accostamenti cromatici molto d’impatto. E propone una piccola rivoluzione dei nomi dei silos. Basterà?
Andato definitivamente in archivio un gennaio molto scarno dal punto di vista delle nuove uscite, il nuovo mese è iniziato con il botto. Dopo l’uscita del Cold Blooded Pack di Adidas, la risposta di Nike non si è fatta attendere. La casa di Beavertown ha lanciato la propria nuova colorazione, che punta su un impatto grafico molto aggressivo. Signore e signori, ecco a voi il nuovo Fast AF Pack.
Già, ma perchè AF? Se vi chiedete se sia una nuova superficie di gioco da accostare alle varie FG, TF o AG, siete fuori strada. Fast AF sta infatti per Fast Audacious Football, che è un po’ il claim e la chiave di volta sulla quale si regge tutta la baracca.
Si, perchè gli accostamenti cromatici e le grafiche che hanno accompagnato questo debutto non lasciano spazio a dubbi. Nike rilancia sul concetto di un pack aggressivo, che lascia poco spazio a sfumature e colore tenui. In attesa di piazzare, nei primi giorni di febbraio, il colpo finale, con l’uscita della nuova Mercurial. Insomma, allacciatevi le cinture.
Hypervenom

Le scarpe indossate (tra gli altri), da Kane, Lewandowski, Higuain e Icardi si presentano con un look nel quale il grigio la fa da padrone. Non mancano comunque dei dettagli arancio, che trasmettono pienamente la vivacità e la forza del Fast AF Pack.
Lo swoosh, invece, rimane bianco, per donare un tocco di leggerezza. Tecnicamente, il modello non presenta nessuna modifica.

Magista

Tuffo nel passato, invece, per la Magista II, arrivata probabilmente a una degli ultimi restyling della carriera. La colorazione arancio, qui, è molto più spiccata e divide praticamente in due la tomaia. Niente da dire, ragazzi: le similitudini con il modello che incendiò i Mondiali sudafricani (Andres Iniesta indossava la stessa colorazione quando piazzò il gol decisivo della Finale) sono tante.

Tiempo

Tiempo chiude il Fast AF Pack all’insegna della classe e dello stile. Anche con un accostamento più deciso del solito, il modello rispecchia pienamente il target del pubblico a cui si rivolge. Spazio dunque a un’ampia pellata nera, con i tocchi arancio fluo che donano comunque una certa dinamicità.

Senza differenze tecniche di sorta, Tiempo propone ancora una volta la linguetta in Flyknit e la tecnologia ACC sulla tomaia. Complessivamente, possiamo dire che, come risultato complessivo, il silo è uno dei meglio riusciti degli ultimi tempi.
Cambiano i nomi
Infine, una piccola, ma sostanziosa, novità. Per essere ancora più chiara e netta nei confronti del consumatore, Nike ha deciso di unificare tutti i nomi dei silo, adottando un’unica terminologia. La data di partenza coincide, per l’appunto, con l’uscita del Fast AF Pack. Ecco, quindi, come saranno divisi i vari modelli:

Un arrivederci, dunque, a denominazioni storiche. Come ad esempio Mercurial Victory o Magista Opus. Qualche lacrima di nostalgia, ma anche, diciamolo, un panorama più limpido che aiuterà Nike a essere più comprensibile agli occhi dei consumatori.